Dantedì
Il 25 marzo tutta Italia – e con essa il mondo intero – ha celebrato per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri. La data non è casuale, molti studiosi individuano infatti il 25 marzo come la data di inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia.
I moltissimi festeggiamenti in programma non sono stati fermati dall’emergenza covid ma si sono spostati sulla rete e anche il gruppo di lettura de I giusti continuano a leggere ha scelto di dare il suo contributo con tre letture dedicate a Inferno, Purgatorio e Paradiso.
INFERNO lettura di Annalisa Gurrieri
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“O frati”, dissi “che per cento milia
perigli siete giunti a l’occidente,
a questa tanto picciola vigilia
d’i nostri sensi ch’è del rimanente,
non vogliate negar l’esperienza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza”.
Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno (canto XXVI)
PURGATORIO lettura di Beatrice Marsili
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La cantica del Purgatorio si apre nel segno di Catone, suicida per la libertà, a indicazione di ciò che, costituendo l’essenza e la dignità dell’uomo è anche il fondamento primo di un buon vivere e convivere sulla terra:
Or ti piaccia gradir la sua venuta:
libertà va cercando, ch’è sì cara,
come sa chi per lei vita rifiuta.
Tu ’l sai, ché non ti fu per lei amara
in Utica la morte, ove lasciasti
la vesta ch’al gran dì sarà sì chiara.
[…] Nel Purgatorio a prevalere è l’autobiografia, la vicenda umana e letteraria che ha portato Dante a progettare un poema destinato a distogliere coloro che vivono in questa vita da una condizione di miseria e condurli a una condizione di felicità.
(Enzo Noè Girardi, Ultimi studi su Dante)
PARADISO lettura di Elena Esposito
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Dante è profeta di speranza, annunciatore della possibilità del riscatto, della liberazione, del cambiamento profondo di ogni uomo e donna, di tutta l’umanità. Egli ci invita ancora una volta a ritrovare il senso perduto o offuscato del nostro percorso umano e a sperare di rivedere l’orizzonte luminoso in cui brilla in pienezza la dignità della persona umana. Onorando Dante Alighieri anche noi potremo arricchirci della sua esperienza per attraversare le tante selve oscure ancora disseminate nella nostra terra e compiere felicemente il nostro pellegrinaggio nella storia, per giungere alla méta sognata e desiderata da ogni uomo: “l’amor che move il sole e l’altre stelle”
(Papa Francesco, Messaggio in occasione della celebrazione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri)